Riflessioni sul 5G

Partenda da una indiscrezione di stampa secondo la quale è allo studio del governo l’inserimento del bando sull’assegnazione delle frequenze per la trasmissione 5G nella legge di bilancio. Obbiettivo almeno due miliardi.

Le frequenze che verranno messe a gara: sono le frequenze nelle bande cosiddette “pioniere” (secondo la definizione del Radio spectrum policy group): 700 Mhz (occupata da broadcaster), 24.25-27.5 Ghz, 3.4-3.8 Ghz (la parte 3.4-3.6 attualmente assegnata alla Difesa e parte fino al 2022 a operatori come Tim, Tiscali e Linkem. Nella 3.6-3.8 ci sono circa 100 Mhz liberi, gli altri sono occupati da ponti radio Rai).

Che cos’è il 5G

Il 5G è il nuovo standard per la comunicazione mobile: assicura una velocità di download e upload molto elevata e permette di interagire con i dispositivi IoT

Una connessione sempre più veloce e a portata di tutti. Questo l’obiettivo della Next Generation Mobile Networks Alliance, ovvero l’associazione di operatori, venditori, produttori e istituti di ricerca operanti nel settore della telefonia mobile. E il nuovo standard per la comunicazione 5G va proprio in questa direzione: aumentare la velocità degli utenti e migliorare la qualità del servizio.

Sebbene in molti ancora non hanno la possibilità di utilizzare la connessione 4G LTE, gli operatori stanno già lavorando sul prossimo standard. Secondo la road map prevista dagli operatori, il 5G dovrebbe entrare ufficialmente in funzione entro il 2020, ma sono in molti quelli che stanno accelerando il lavoro sulle architetture per offrire una connessione super veloce qualche mese prima della data stabilita. Grazie al 5G gli utenti potranno avere in qualsiasi momento una velocità di download estremamente elevata e una bassissima latenza, ovvero il tempo di risposta del sistema alle richieste dell’utente, in questo caso, ad esempio, l’apertura dei siti web.

Perché viene chiamato 5G

5G sta molto semplicemente per quinta generazione e si intende l’insieme dei requisiti per un certo standard comunicativo. La storia dei standard comunicativi parte nel 1991 con il 2G, sviluppato per migliorare la qualità della telefonia mobile. Con il 3G arrivò anche la connettività dati in mobilità, con la possibilità di vedere anche i programmi televisivi. Il 4G è stato sviluppato per migliorare la telefonia via IP (VoIP) e il cloud computing. Il 5G, invece, è lo standard comunicativo pensato per l’Internet delle Cose. Con sempre più dispositivi presenti all’interno delle nostre abitazioni, è necessario avere una connessione molto più veloce per interagire con questi nuovi strumenti. Il 5G è pensato soprattutto per la smart home e per l’Industria 4.0

Cosa cambierà con il 5G

La caratteristica del 5G che lo differenzierà dai precedenti standard comunicativi è la velocità di connessione. Secondo gli operatori il 5G dovrebbe essere tra le 100 e le 1000 volte più veloce rispetto al 4G LTE. Ma per essere sicuri è necessario stabilire degli standard comuni a tutte le aziende e per il momento queste regole sono ancora in fase embrionale. La Next Generation Mobile Networks Alliance ha solamente stabilito alcuni requisiti che la connessione 5G dovrà avere: velocità dati di decine di megabit al secondo per migliaia di utenti, le persone che lavorano nello stesso piano dovranno avere la connessione ad almeno un gigabit per secondo, efficienza spettrale migliorata rispetto al 4G, copertura più estesa e latenza ridotta.

Se le previsioni sulla velocità del 5G fossero confermate, per scaricare un film in 4K da una piattaforma di video in streaming ci vorrebbero solamente pochi secondi. Un sogno per gli utenti di tutto il mondo.

A mio parere una miniera d’oro per operatori che diffondono contenuti multimediali come potrebbe essere l’attuale Netflix.

Intel e il traguardo del 2020

È sorprendente pensare alla velocità con cui ci stiamo avvicinando rapidamente al traguardo iniziale del 5G New Radio (NR), lo standard radio wireless che costituirà il fondamento del 5G, proprio come l’LTE lo è stato per il 4G.

I giorni in cui era necessario attendere per un chip di silicio da 12 a 18 mesi per testare l’ultimo set di specifiche sono ormai passati. I ricercatori e gli ingegneri di oggi lavorano in modalità di prototipazione rapida.

La piattaforma mobile di test 5G Intel inizierà a supportare il nuovo standard NR non standalone nel quarto trimestre di quest’anno, per test e prove dal vivo. Si tratta di una prima assoluta del settore.
Ricordiamoci in ogni caso che il 5G è molto di più del wireless. Per diventare realtà, è necessaria una trasformazione della rete per sostituire le apparecchiature statiche e con funzioni fisse con una rete virtualizzata e definita tramite software. Fortunatamente questo cambiamento sta già avvenendo.
Il 5G può diventare realtà solo quando la rete, il cloud e i dispositivi potranno dialogare grazie a una potente soluzione 5G end-to-end.

In effetti, l’implementazione del 5G non è uno sprint, ma una maratona. Possiamo supporre che tra alcuni anni, quando le nostre auto si guideranno da sole e le nostre case intelligenti renderanno più facile la nostra vita, guarderemo indietro con un senso di nostalgia ai nostri smartphone e alle app che all’epoca stavano cambiando il mondo. Ma senza dubbio staremo raggiungendo una nuova innovazione tecnologica

Ericsson da la soluzione ponte

Pronto al lancio il nuovo sistema radio che accompagna la transizione dal 4G. Amplificando la capacità spettrale dell’attuale 4G.

Fredrik Jejdling (Head of Business Area Networks di Ericsson) afferma: “Consentiamo agli operatori di essere pronti al salto verso lo standard del futuro usando le stesse componenti hardware”

Pronto al lancio il nuovo sistema radio che accompagna la transizione dal 4G al 5G

Ericsson lancia (nella seconda metà del 2018) Air 3246, un “facilitatore” sia di 4G che di 5G. Il prodotto consentirà alle Tlc – soprattutto nelle aree metropolitane – di portare il 5G ai propri abbonati usando lo spettro mid-band odierno e di aumentare la capacità delle reti LTE.

“Ora espandiamo la piattaforma 5G , la nuova soluzione Radio consentirà agli operatori di migliorare la capacità del 4G per i propri abbonati e di essere pronti per il 5G di domani, usando le stesse componenti hardware. Inoltre integriamo i prodotti con una serie di servizi di rete, semplificando così il percorso dei nostri clienti verso il 5G.” Sempre Fredrik Jejdling afferma: “Pietra miliare nella strada verso il nuovo standard. Lavoriamo per migliorare l’esperienza degli utenti finali e sviluppare nuove funzionalità grazie ad una maggiore efficienza spettrale sull’Lte”

Effettuare un douwnload da rete mobile a una velocità superiore al gigabit per secondo è una realtà. Raggiungere una velocità di download di 1,07Gbps con un’idea assai semplice, mettere in parallelo più trasmettitori,

Il traguardo di 1,07Gbps è stato raggiunto utilizzando 12 flussi Lte simultanei, Questo è un passo fondamentale nel percorso verso il 5G che permetterà una migliore velocità media per tutti gli utenti

SoftBank e Huawei sperimentano

SoftBank e Huawei hanno unito le forze per eseguire quattro test con l’obiettivo di mostrare le potenzialità del 5G in diversi ambiti.

Piccola notizia aggiuntiva di questi giorni, Huawei ha superato Apple nella produzione di smatphone piazzandosi al secondo posto dopo l’inarrivabile (per ora) Samsung.

Il primo test ha riguardato una trasmissione video Ultra HD in tempo reale. Una videocamera con risoluzione 4K è stata installata all’interno di un laboratorio per riprendere scene all’esterno. I dati raccolti dalla videocamera sono stati compressi in tempo reale utilizzando un encoder e trasmessi attraverso la rete 5G a un monitor UHD tramite un decodificatore in cui sono stati recuperati i dati originali.

In questo esperimento il paesaggio dell’area di Odaiba Tokyo Bay è stata visualizzato correttamente sul monitor UHD utilizzando il rendimento ultra-elevato fornito dalla rete 5G. Questa tecnologia può essere applicata a vari settori, tra cui la tele-medicina o il tele-insegnamento.

Per il secondo test è stata utilizzata una fotocamera a 180 gradi dotata di quattro lenti, ognuna puntata in diverse direzioni; la scena ripresa è stata inviata a smartphone e tablet attraverso una rete 5G.

Sono state installate quattro diverse telecamere per riprendere il paesaggio da differenti angolazioni; le immagini acquisite dalle telecamere sono state assemblate per realizzare un video panoramico a 180 gradi che ha consentito più visualizzazioni simultanee. Abbinata a una rete 5G, questa tecnologia può essere applicata alla realtà virtuale (VR) o alla realtà aumentata (AR).

Per il terzo esperimento è stato utilizzato un braccio robotizzato per il gioco dell’hockey da tavolo. Una telecamera installata sulla parte superiore del tavolo da hockey ha rilevato la posizione del disco per calcolarne le traiettorie. Il risultato è stato quindi inviato al server di controllo del braccio robotico per registrarne i movimenti. Il braccio robotico è riuscito a rilanciare il disco colpito da un giocatore e indirizzato in varie traiettorie. Questa tecnologia può essere applicata ad esempio all’automazione industriale.

Il quarto e ultimo test ha invece interessato il rendering da remoto con server GPU. Il rendering è una tecnologia utilizzata per realizzare video o immagini utilizzando computer con GPU (unità di elaborazione grafica). Questa tecnologia è utilizzata per l’elaborazione di video HD per videogiochi o per CAD (Computer Aided Design) e consuma una grande quantità di risorse di calcolo.

Un server GPU situato in prossimità di una stazione base 5G ha eseguito il rendering e l’immagine generata dal server GPU è stata inviata al tablet ad altissima velocità, con una latenza estremamente bassa. Questa tecnologia può essere applicata per controllare i dati CAD in un cantiere con un tablet o godere di un’applicazione di gioco HD su smartphone.