Sia per Maurizio, che per Lorenzo,
i “disturbi” sono causati principalmente dagli elettrodi che toccano male.
In parte sono anche causati dalle correnti elettriche dei movimenti muscolari.
E, a volte, possono anche essere causati da uno smartphone che si trova nella stanza (anche se non in conversazione).
I disturbi non sono brevi, sono grandi e lente ondulazioni sia della posizione verticale che della ampiezza del segnale. La loro durata è anche di molti cicli RR e sommergono completamente il segnale. A volte lo stravolgono al punto che nessuna correzione potrebbe ricostruirlo.
Per eliminare i disturbi di un EEG bisogna mettere a terra il paziente, farlo stare fermissimo, migliorare il contatto degli elettrodi e pulire bene la pelle.
Naturalmente tutto questo è incompatibile con misure sotto sforzo per cui io sono convinto (già da tempo) che, per determinare la frequenza cardiaca e i tempi RR, le misure ottiche siano migliori.
Nei documenti che avete linkato scrivono che i tempi RR fatti con misure ottiche sono più lunghi o più brevi di quelli fatti con misure elettriche.
Chi ha scritto questo ha preso un grosso abbaglio, la frequenza non può che essere la stessa e i tempi anche.
La differenza sta solo nei disturbi che però, secondo tutte le mie prove, sono minori con le misure ottiche (soprattutto se il paziente si muove o addirittura corre).