#4904
mau22
Partecipante

Ciao Lorenzo.

Pensi di essere stato dispersivo e prolisso?
Invece hai riassunto in poche righe dei concetti importanti che ci avrebbero richiesto, a noi non del settore, molte ore o giorni di studio e ricerca.
Ma hai anche stimolato la mia curiosità, e quindi mi piacerebbe approfondire ulteriormente l’argomento del posizionamento degli elettrodi.
Ho fatto una breve ricerca con google, ma non ho ancora trovato i dettagli che desidero (il tempo è tiranno), quindi chiedo a te: è possibile utilizzare effettivamente un selettore a 3 vie 6 posizioni, da anteporre all’AD8232, per ottenere le misure di Wilson?
Questo, ovviamente, ci permetterebbe di ottenere delle informazioni che per la maggior parte delle persone, voglio dire senza una formazione specifica, sarebbero difficilmente utilizzabili.
Ma visto che in apparenza, se ho ben capito, con theremino la possibilità di effettuare queste misure è raggiungibile con pochi soldi, chissà che un giorno non ne esca un ECG comparabile con uno professionale, ma molto economico, da utilizzare come prima indagine diagnostica in regioni del mondo dove le risorse economiche sono poche..
Tornando invece all’argomento iniziale di questa discussione, ovvero l’HRV, quanto è rilevante il tipo di derivazione?
La derivazione di Einthoven è sufficiente per ottenere le letture utili per la valutazione dell’HRV? In caso affermativo, quale delle tre è la più indicata?
Mi piacerebbe chiarire subito, prima di passare alla parte software, quale tipo di derivazione sia più indicata per i nostri scopi, e configurare il circuito elettronico di conseguenza.
L’ideale sarebbe una interfaccia tra corpo e Theremino che potesse essere utilizzata per diversi usi, sia per HVR che per altre indagini.

Per finire, una ulteriore domanda di approfondimento, ancora sulla scelta degli elettrodi: capisco che quelli adesivi vanno benissimo, tant’è che vedo che sono quelli più utilizzati, ma quelli a pinza o a ventosa hanno dei difetti tali da inficiare la misura, oppure possono essere utilizzati?
Anche in questo caso, pongo la domanda in vista di un eventuale impiego sul campo in regioni povere, dove gli elettrodi adesivi potrebbero non essere reperibili, oltre ovviamente al fattore costo.

Grazie per la tua collaborazione
Maurizio