Ahime, Amilcare, la prima cosa che mi viene in mente è un RFID sottocutaneo da impiantare nel bimbo, perchè per ogni altro sistema (collanina, bracciale, cavigliera) può esserci un genitore distratto che dimentica di farlo indossare.
A quel punto il bimbo può essere localizzato dovunque ci sia un transponder.
Già lo fanno normalmente con i cani.
E da grande, l’agenzia delle entrate potrà conoscere i suoi movimenti in tempo reale…
Ma per questa semplice soluzione, penso che la società e il comune senso del pudore non siano ancora pronti.
L’alternativa sarebbe l’installazione a bordo dell’auto di un sensore in grado di rilevare la presenza di essere umani all’interno, quando l’auto viene chiusa dall’esterno.
Purtroppo, temo che il sensore di presenza dentro al sedile dell’auto, deputato all’uso delle cinture di sicurezza, non sia affidabile quando si usa un seggiolino.
Però si potrebbe costruire un sensore simile da inserire, appunto, nel seggiolino del bambino.
Un piccolo trasmettitore bidirezionale nell’anello delle chiavi dell’auto potrebbe dialogare con il sensore del seggiolino, e suonare in tasca al genitore quando lui si allontana dal seggiolino occupato.
In alternativa, si può utilizzare una connessione bluetooth tra seggiolino e cellulare del genitore.
Una volta trovato un sensore adeguato per il seggiolino, il resto è relativamente facile e aperto a molte diverse opzioni.