Bonus TV per il passaggio al T2

.

.

In cosa consiste lo Switch-off?

Dopo il passaggio dall’analogico al digitale terrestre (2008-2012), cambia ancora la modalità di trasmissione televisiva terrestre. A causa della cessione della banda 700 Mhz alla telefonia (il 5G ha bisogno di spazio e lo stato dalla vendita delle frequenze ha già incassato 6,5 miliardi), il mondo televisivo perde circa un terzo dello spettro elettromagnetico a sua disposizione. La necessità, poi, di coordinare le frequenze con i Paesi confinanti ha ridotto ulteriormente le frequenze utili per la TV italiana, che, dopo la cessione della banda 700 saranno pressoché dimezzate.

Perché si cambia sistema di trasmissione?

Per poter trasmettere la stessa quantità di canali e, se possibile, aumentare risoluzione e qualità, malgrado la riduzione di frequenze, la TV italiana ha bisogno di adottare un sistema di trasmissione più efficiente. Per questo motivo è stato scelto di passare al DVB-T2 (anche se non specificato sarebbe preferibile con codifica HEVC). Questo passaggio permetterà alle emittenti TV nel 2022, di privarsi di molte frequenze ma di continuare a trasmettere la medesima quantità di contenuti.

Ma non si poteva restare come prima?

La Comunità Europea, in maniera oculata, ha deciso di disporre il passaggio della banda 700 MHz alla telefonia mobile, dato che la domanda di traffico dati in mobilità è in crescita esponenziale. Per contenere l’aumento dei prezzi della banda internet in mobilità, è necessario allargare lo spettro ad essa dedicato, nell’interesse dei cittadini europei. Il mondo televisivo italiano, che in realtà ha già le licenze di esercizio di quelle frequenze fino al 2032, ha chiesto in cambio il passaggio alla nuova modalità di trasmissione per evitare di perdere canali.

Lo switch-off partirà già nel 2020

Il processo inizierà sin da gennaio 2020, ma con operazioni di ordine tecnico che avranno poco impatto sui cittadini. In buona sostanza, si mette in moto il processo di modifica e ridistribuzione delle frequenze, che porterà con sé la necessità di fare spesso la risintonizzazione dei canali, ma per il momento non cambierà la modalità di trasmissione. I veri passaggi di formato di trasmissione inizieranno invece a settembre 2021. Il primo passaggio chiave è lo spegnimento della codifica MPEG2 a favore di quella AVC (chiamata anche impropriamente MPEG4) e già usata oggi per i canali HD: avverrà all’unisono in tutta Italia il 1 settembre 2021. Dopo quella scadenza tutti i TV (e i decoder) non capaci di sintonizzare i canali HD (quindi l’MPEG4 AVC) andranno a nero e dovranno essere sostituiti o affiancati da un nuovo decoder. Ma c’è un’altra scadenza il cui impatto è decisamente maggiore: tra il 21 e il 30 giugno 2022 si spegneranno le trasmissioni in formato DVB-T per lasciare posto a quelle DVB-T2. Tutti i TV e i decoder non compatibili con il DVB-T2, andranno a nero e anche in questo caso sarà necessario intervenire con una sostituzione con un nuovo decoder.

La mia TV è diventata già vecchia?

No, se è stata acquistata dal 2017 in poi, Infatti, dal 1 gennaio 2017 al pubblico possono essere venduti solo TV compatibili con lo standard di trasmissione DVB-T2 e con il codec HEVC (oltre che ovviamente con MPEG4 AVC). Quindi tutti coloro che hanno comperato un TV o un decoder dal 2017 in avanti, hanno certamente il TV già compatibile. Per i TV antecedenti, invece, la situazione è meno chiara. Va detto che prima del 2017 il DVB-T2 HEVC si trovava a bordo solo dei TV a grande schermo di fascia alta. Uno studio certifica che 17,8 milioni di famiglie italiane, ossia l’82%, non vedrebbero più i programmi dei canali terrestri. Sono infatti solo 3,8 milioni le famiglie italiane che hanno ad oggi apparti tv in grado di ricevere il segnale Dvbt 2 con codifica HEVC ed MPEG 4.1 , ossia il digitale terrestre di seconda generazione

Il mio TV sarà compatibile con le nuove trasmissioni?

Al momento non si può esserne completamente certi. Per avere un TV veramente a prova di futuro, bisogna sincerarsi che il tuner sia DVB-T2 e sia garantita la compatibilità con la codifica HEVC a 10 bit. Attenzione, però: non tutti manuali di TV riportano tutte queste informazioni. Quindi, per avere la certezza dell’incompatibilità del proprio TV bisognerà aspettare che passi qualche mese: per il primo semestre 2020 dovrebbe andare in onda un canale test con un cartello trasmesso in DVB-T2 HEVC a 10 bit (che è il formato obiettivo per l’era post 2022): tutti coloro che vedranno questo canale senza problemi non dovranno fare nulla; gli altri, se vorranno andare avanti a vedere il digitale terrestre, dovranno o cambiare TV o affiancare a quello vecchio un decoder di nuova generazione.

Ma non si può vedere la TV senza digitale terrestre

Certamente sì, per esempio, attraverso tivusat, il satellitare gratuito che ha tutti i canali fondamentali del digitale terrestre (anche in qualità migliore), più una serie di canali HD e 4K che non vanno sul terrestre. Oppure, pur con alcuni limiti, è possibile anche fruire di contenuti via Internet direttamente sulle smart TV. Ma non c’è dubbio che l’abitudine tipicamente italiana sia quella di fruire i programmi TV in diretta attraverso il digitale terrestre.

Migliorerà la qualità delle trasmissioni

Difficile dirlo con certezza. Se si passasse solo al DVB-T2 senza implementare a tappeto anche il codec HEVC, probabilmente la banda di trasmissione resterebbe quella di oggi con qualche difficoltà a migliorare la qualità. Certamente ci sarà una maggiore spinta alle trasmissioni HD (non ci sarà più necessaria la trasmissione contemporanea SD-HD dei canali) ma non è stato purtroppo inserita nella legge una norma che disponesse il passaggio obbligatorio a trasmissioni HD. Tutto è rimesso alla volontà delle emittenti: le più piccole potrebbero usare la stessa banda e di raddoppiare i canali trasmessi con notevole incremento di televendite e simili.

Perché non passare direttamente al DVB T2 con codec HEVC ?

Il problema non è certo lato utente, visto che dal 2017 tutti i TV sono HEVC e quelli precedenti, se sono DVB-T2 molto probabilmente sono anche HEVC. Il “blocco” è più sul fronte delle emittenti, che dovrebbero passare a una produzione interamente progressiva e non interlacciata, dato che il formato di messa in onda HEVC è progressivo.

Ci saranno canali 4K anche su Digitale Terrestre?

Anche in questo caso non ci sono certezze, ma in RAI è previsto il canale RAI 4K anche su digitale terrestre, anche se in alcuni scenari con una qualità leggermente inferiore a quella che oggi va su satellite. Al momento è troppo presto per conoscere cosa faranno gli altri competitor.

Cos’è il bonus TV?

Si tratta di un incentivo governativo teso ad alleggerire il peso della sostituzione del parco TV e decoder alle fasce più deboli. L’incentivo arriva a un massimo di 50 euro per nucleo familiare ed è riservato alle famiglie con ISEE<21.265,87 euro. L’incentivo è di 50 euro (massimi) e si applica in maniera uguale a TV e a decoder. Nel caso dei TV verrà erogato interamente (costano tutti più di 50 euro); nel caso dei decoder concorreranno a coprire il costo del prodotto appunto fino a un massimo di 50 euro. Tale bonus TV verrà erogato in forma di sconto direttamente all’acquisto agli aventi diritto e fino ad esaurimento dei fondi. Per ottenerlo, il cliente deve autocertificare, sotto la propria responsabilità, che il suo nucleo familiare ha un ISEE inferiore ai limiti e che nessuno familiare ha già fruito del bonus TV. A questo punto, esibendo il proprio documento e il codice fiscale, si metterà in condizione l’addetto vendite di istruire la pratica sul sito dell’Agenzia delle Entrate per l’ottenimento del bonus TV: se i fondi sono ancora disponibili, arriverà immediatamente una sorta di voucher protocollato che corrisponderà a uno sconto di 50 euro in cassa.

I fondi del Bonus TV potrebbero finire?

Si, funziona a “esaurimento scorte”. Va detto che i fondi del 2019 (25 milioni di euro) non verranno quasi intaccati (si partirà quasi a fine anno); per il 2020 ne sono stanziati altri 76, che sommati a quelli di quest’anno, dovrebbero garantire circa 2 milioni di incentivi. Per il 2021 e il 2022, almeno per il momento ci sono solo 25 milioni per anno, ma il Governo si è espresso in diverse sedi dicendosi impegnato nell’identificazione di nuovi fondi.

Da quando potrò acquistare con il bonus TV?

Il decreto interministeriale MISE-MEF che regolamenta il bonus TV è stato firmato e, al momento, non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (cosa che potrebbe avvenire da un momento all’atro). Dal giorno della pubblicazione, il bonus TV sarà erogabile in negozio dopo precisamente 30 giorni. Il Governo conta di iniziare l’erogazione dei bonus TV nel corso del mese di dicembre 2019.

Si può acquistare qualsiasi TV o decoder?

No, sono necessari alcuni requisiti obbligatori. Innanzitutto il TV o il decoder deve essere DVB-T2 e HEVC compatibile (ma questo dovrebbe già essere verificato per legge) e disporre del profilo cosiddetto “Main 10”, ovverosia della capacità di ricevere trasmissioni a 10 bit. I decoder, poi, devono disporre di una uscita Scart o assimilabile, per poter funzionare anche con TV decisamente vecchi e non ancora HD. Infine, cosa non trascurabile, il produttore/importatore deve registrare i modelli compatibili con le specifiche di cui sopra sul portale del MISE: se questa registrazione non avviene, l’apparecchio, anche se dotato delle caratteristiche hardware richieste, non può fruire dell’incentivo.

Ricevono l’incentivo anche i decoder satellitari?

Sì, cosa che sanno in pochi. Infatti, per un principio di neutralità tecnologica, il Governo ha deciso di ricomprendere fra gli apparecchi eleggibili qualsiasi sistema atto alla ricezione radiotelevisiva, come per esempio un decoder Tivusat. A patto ovviamene che il produttore/importatore lo registri sul portale del MISE come apparecchio adatto al Bonus TV. Attenzione al momento salvo diversa indicazione del ministero le cam Tivusat non rientrano negli incentivi.

I decoder di Sky, avranno problemi con lo switch off?

Il box Sky Q integra anche il tuner digitale terrestre ed è già in standard DVB-T2 HEVC, quindi non avrà alcun problema. Diverso è per chi vede il digitale terrestre attraverso la “digital Key” collegata al decoder Sky tradizionale: in quel caso sarà necessario passare a Sky Q (a meno che Sky non rilasci una nuova versione della chiavetta) oppure vedere tutti i canali solo nella loro versione satellitare (alcuni però vanno sintonizzati manualmente sul decoder Sky).

Posso avere il bonus TV in qualsiasi negozio?

No, solo in quelli che hanno aderito al programma Bonus TV e si sono registrati in questo senso sul sito dell’Agenzia delle Entrate: aderire al Bonus TV, infatti, non è obbligatorio ma solo su base volontaria. In realtà, la stragrande maggioranza dei negozi specializzati aderirà con entusiasmo e non dovrebbero esserci problemi a trovarne uno vicino al proprio domicilio; ma non è da escludere che qualche punto vendita, magari i supermercati o negozi non specializzati, decidano di non aderire al Bonus TV. Bisognerà, quindi, per avere lo sconto, andare in un negozio che ha deciso di erogarlo.

VOTO
1 commento
  1. Amilcare
    Amilcare dice:

    Dopo la pubblicazione ufficiale in Gazzetta si sa con precisione la data di partenza del bonus. Contando trenta giorni dalla pubblicazione la data è di conseguenza il 18 Dicembre. Da quel giorno è possibile usufruire del bonus.

    Approvazioni

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento